mercoledì 31 ottobre 2012

Halloween for dummies




“Mamma, ma cos'è Aulin? Ma quando tu eri piccola c’era?”
“No amore, c’era la festa dei santi ed il ricordo dei morti, ma Halloween no, è una festa importata”.
“Ma che festa è?”
“È un modo per superare l’angoscia della morte, ironizzarci, superare la paura del buio”.
....
Stamattina grande attesa, come sarà il tempo, noi siamo pronti con maschere e trucchi, compreso secchiello per le caramelle. Il piccolo accende la TV ed ovviamente tutti i canali sono concentrati su zucca e mostri.
“Cosa stai guardando? Fa paura?”
“No no mamma, c’è solo un bambino che è entrato in camera sua e ci ha trovato dentro una bambina”
“A posto” ho sussurrato, pensando a Shining.

venerdì 26 ottobre 2012

S.O.D.A.



Sono S.O.D.A.
Sopravvissuta ad un'Ondata Di Acronimi. Di cui facciamo abuso. Vada per OK; qualcuno dice che fosse usato inizialmente per indicare "0 Killed" in tempo di guerra, o il contrario di KO. Ma ha comunque ormai valenza a sé e non necessita certo di nessuna spiegazione o traduzione da acronimo a parola completa.
Vada magari per ASAP (As Soon As Possible), ormai più o meno noto a tutti. Per il resto basta. Ci vorrebbe il carcere. L'abuso di acronimi indica che o si sta parlando ed agendo in una nicchia, che sia tecnologica o politica o economica o altro, e/o che si stanno ripetendo sempre i soliti concetti e, come i matti della barzelletta, basta un numero per cominciare a ridere. Nonostante questo, giù documenti in cui la lista degli acronimi e del loro corrispettivo esteso è più lunga del contenuto stesso del documento. Si farebbe prima a fare copia e incolla della parola completa; ormai il software editoriale offre tutte le possibilità.
L'ultimo acronimo che mi è capitato di sentire è stato milf, o m.i.l.f., che sta per Mother I'd Like to Fuck, indicando quindi una donna non giovanissima mira comunque dell'interesse sessuale di un uomo, solitamente più giovane. Per par condicio sono andata a controllare ed ho trovato che esiste anche d.i.l.f.; lascio a voi la relativa interpretazione.

Quindi le cose sono due: o ci stiamo muovendo in una nicchia o veramente ormai il sesso è diventato l'unico chiodo fisso. E come la barzelletta dei matti, basta una sigla che tutti si arrapano.

martedì 9 ottobre 2012

Pensierino (10)

Perché se un insegnante a scuola, sbagliando, dice ad un alunno che è scemo rischia l'espulsione, mentre se un allenatore di calcio, sbagliando, urla ad un suo piccolo giocatore "non capisci una sega", non succede niente?

mercoledì 3 ottobre 2012

Rami bassi da stramazzo




Ho deciso, stramazzerò al suolo. Come quando uno corre e non si accorge di un ramo ad altezza fronte, lo becca in pieno, le gambe continuano ad andare in avanti, la testa resta indietro per via del contraccolpo, cade a terra, sviene per qualche minuto.
Quando arriva l’estate mi preoccupo per l’estate. Chi terrà i bimbi tutti i giorni? Riuscirò ad arrivare al mare presto? Cosa preparo per cena e per pranzo? Quando vado a far la spesa?
Poi inizia la scuola, e mi preoccupo per l’inverno. In quali giorni riuscirò ad andare a prendere i miei figli a scuola? La riunione di classe? E poi portarli a fare sport aspettarli per la doccia rientrare a casa mettetevi il cappuccio che non vi siete asciugati bene i capelli non volate le scarpe sul divano ma mettetele fuori che puzzano infilate i panni sporchi nel cesto basta LINTENDO si mangia ma perché siete sempre così spensierati beati voi lavatevi i denti si va a letto è tardi. PUF.
Metti ieri per esempio. Li porto a scuola, poi vado a farmi la vaccinazione meningococcica, si perchè a novembre vado in India, poi torno al lavoro, mi chiamano per un’urgenza da terminare per la serata, prometto, perché le donne promettono sempre e poi mantengono, esco senza avere finito l’urgenza e la rimando alla sera dopo cena, vado a prendere i bimbi a scuola, si cambiano in auto, li porto ad atletica, li aspetto, torniamo a casa, parcheggio e sento due vocine “Mamma si va a comprare qualcosa all'edicola ”. E non dovrebbe succedere, ma un mostro si impossessa di me, a stento non sbava e non grugnisce, ma gli occhi rossi ed iniettati di sangue vedono l’edicola più vicina chiusa come tutti i pomeriggi. Ma loro sanno che c’è un’edicola lontana che è aperta anche il pomeriggio, e allora dovrebbero anche sapere che il fumo che esce da sopra i miei capelli non è l’umido, ma è proprio fumo. Andiamo a casa. Tormentone della cena “HO FAME HO FAME HO FAME”. Ho due pacman invece che due figli. Metto l’acqua cerco di accendere il PC ed arriva mio marito che era in trasferta a Genova, apre la porta e sembra Heidi. Si lui sembra Heidi è felice sorride ai bimbi ed a me, cazzo sorridi, e mi dice cantilenando “Cosa fai?”. Ecco avrebbe anche potuto dirmi “Sei bella come a vent’anni” oppure “Sei una donna adorabile”, e sarebbe stato lo stesso, Perché il mostro che è in me, quello che in macchina era rimasto zitto ed aveva solo fumato rabbia dai capelli, comincia a sbavare tutta la giornata addosso ad un pover'uomo che ha aperto la porta come fosse Heidi che tende le braccia al cane Nebbia.
Comunque è colpa nostra. Noi donne. Noi donne siamo o veramente stronze, o veramente masochiste emotive perfezioniste, vogliamo e DOBBIAMO fare tutto bene casa lavoro figli e marito Heidi.
Ma oggi è un altro giorno, oggi sono andata a Roma in treno e c’era lo SCIOPERO NAZIONALE DI 24 ORE di bus e metro, ma io vivendo con Heidi sui monti non lo sapevo e mi sono trovata in coda con altre 150 persone ad aspettare il taxi, ne ho preso uno con un autista simpaticissimo 72enne che guidava come Valentino Rossi sulla moto, sono arrivata in ritardo, ho lavorato, nel pomeriggio sono tornata alla stazione di Roma Termini per rientrare a casa e lì mi sono comprata un rossetto per consolazione. Il commesso molto professionale e leggermente effeminato mi ha detto “Ti consiglio un contorno occhi mi sembra che tendi ad avere le occhiaie”. Ho risposto con un sorriso gelido “Forse perché mi sono svegliata stamani alle 5,30 e sono ancora in giro”. Il mostro rivive, ma non si fa. Le occhiaie sono probabilmente quelle del mostro. Ma io non mollo. Sono le 20,17 e sono ancora sul treno.