venerdì 29 febbraio 2008

Genova

Questa è Genova. O meglio, questo è un palazzo decorato di Genova. Lo trovo molto bello, molto colorato, molto genovese. Anche molto ingegnoso nel risparmio: invece di creare dei veri bassorilievi e altorilievi, li disegno. L’effetto è lo stesso, ma costa meno.

Sul lungomare, focaccia per ogni ora, polpettone di verdura, qualche pescatore con la sua barchettina, un vociare di “bellin” in lontananza.

Adesso vivo qui.

martedì 26 febbraio 2008

Venezia

Sono nata qui, non a Venezia, ma nel quartiere Venezia di Livorno. Precisamente nel palazzo bianco a destra nella foto in basso. Nel canale la barchettina del mi' babbo. Il quartiere Venezia infatti, come la citta' omonima, e' animato da canali e barche, gare remiere ed iniziative estive di artigiani, viandanti e antiquari. Cantine rimesse a nuovo, ristoranti, e nuovi locali per una rinata movida labronica. Vociare, "boia de' ", gabbionate (il calcio nel gabbione) e giratine.

Il gelato alla Popolare, poi...

giovedì 21 febbraio 2008

Caro Diario


In Cina hanno vietato la programmazione televisiva di tutti i cartoni animati stranieri dalle 17 alle 21. Solo cartoni cinesi. A parte Harry Potter, che è stato giudicato (a ragione) di qualità. Peccato che Harry Potter non è un cartone, ma un film.

A me è venuto in mente Caro Diario di Moretti. In uno degli episodi Moretti va a trovare un amico a Lipari, un amico che non ha la TV e si dedica allo studio dell’Ulisse di Joyce. Capita che questo amico veda per caso una puntata di Beautiful in TV, e capita che non riesca più di farne a meno. Beautiful Beautiful Beautiful. Come un bambino incapace di discernere, si immerge nel serial come un drogato ed interroga persino dei turisti americani sul finale.

Ai posteri l’ardua sentenza.

giovedì 14 febbraio 2008

Domandona

Oggi sono cattiva. Ma Giuliano Ferrara ha dei figli? Se si, come ha fatto a farli (intendo quale posizione amorosa ha utilizzato)? Ma Giuliano Ferrara e' mai stato incinta? Ma Giuliano Ferrara sa cosa vuol dire "gravidanza", "esami medici per la gravidanza", "gravidanza e mondo del lavoro", "parto", "bimbi da crescere e da amare", "convivere con una pancia di una decina di kili"? OPS forse l'ultima la sa.

Ma vaffan.....

martedì 12 febbraio 2008

Cocco'

Con l’avvicinarsi di San Valentino, si sovrappongono idée e ricordi. È stato molto divertente organizzare in passato la Festa di NON San Valentino. Basta invitare a casa per cena un insieme di amici single, che magari portino altri amici single. Ognuno reca con sé un regalo più o meno utile, più o meno spiritoso. È anche possibile invitare una coppia di amici fidanzati o sposati come portafortuna. Alla fine della serata ognuno consegna il proprio regalo alla persona che reputa più adatta a ciò che ha comprato.
Non garantisco niente, ma almeno si passa una serata simpatica e si ha la scusa per evitare di comprare tutte quelle cazzate tipiche di San Valentino come cuori di peluche, topi di peluche, cioccolatini di peluche.

I cioccolatini di peluche inoltre in bocca allappano parecchio.

mercoledì 6 febbraio 2008

Buon compleanno piccolino

I capelli vanno col tempo; ribelli e arruffati se è umido, più lisci e composti se è secco.

I vestiti vanno coi bambini; scarpe basse e abiti comodi se li porterò al parco dopo il lavoro, tacchi e gonna altrimenti.

È difficile capire i confini della libertà di ognuno di noi, dove essa finisce e dove inizia. Forse è solo la sensazione o la possibilità di fare e pensare, un concetto virtuale quindi, eppure concreto.

Auguri Saverio, stanotte come due anni fa alle quattro hai rotto le acque.

venerdì 1 febbraio 2008

La lucertola e la parietaria


C’era una volta una lucertola,
che viveva in una crepa nel muro di un piccolo giardino. Usciva solo per godersi un po’ di sole o per cacciare qualche insetto. In un angolo della stessa crepa, accolta da un pugno di terra, era nata una piccola parietaria ostinata.
In una tiepida giornata di maggio la lucertola uscì a scaldarsi al sole. Aveva piovuto per più di una settimana ed era davvero bello sentire quel tepore sulla pelle ancora fredda.
Immobile sotto la luce, la lucertola aprì sonnacchiosa un occhio e notò la parietaria abbarbicata in quell’angolo buio del giardino. “È un peccato che tu non possa godere di questo calore”, la apostrofò la lucertola, “farebbe sicuramente bene alle tue foglie scure”.
La parietaria restò lì perplessa a pensare alle parole della lucertola ed alla sua faccia soddisfatta sotto il sole, a quanto sarebbe stato bello stare alla luce, ed a come avrebbe potuto fare per raggiungerla.
Il giorno dopo il cielo era di nuovo limpido, la lucertola uscì dalla sua crepa, ma quando si voltò si accorse che la parietaria non era più nel solito angolo.
“Ehi!” sentì una voce che la chiamava da lontano, e cercando di seguirla vide nell’angolo opposto del giardino, già baciato dalla luce, un enorme sacco nero pieno di foglie secche e sterpaglie e, sopra a tutte, la parietaria orgogliosa e soddisfatta, con le foglie già un po’ avvizzite dal sole “hai visto, sono quassù e il sole mi scalda già da un’oretta!”.

Morale 1: Chi non risica non rosica.
Morale 2: Chi lascia la via vecchia per la nuova sa quel che perde, ma non sa quel che trova.
Morale 3: La parietaria del vicino è sempre più verde.